Covid-19 - le prove emergenti

trasmissione "droplet" e "airborne"


Mentre la battaglia contro la pandemia infuria, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riconosciuto che stanno emergendo prove riguardo al fatto che il Coronavirus possa diffondersi attraverso la trasmissione aerea, non solo attraverso i cosiddetti droplets. Inizialmente, l'OMS ha affermato che la trasmissione avviene tramite la diffusione in aria delle goccioline infette che si diffondono quando una persona tossisce o starnutisce, tuttavia oltre 200 scienziati hanno recentemente firmato una lettera aperta accusando l'OMS di sottovalutare la possibilità di trasmissione aerea diretta. La variazione del metodo di trasmissione potrebbe cambiare radicalmente le future misure preventive.

Il professor Benjamin Cowling dell'Università di Hong Kong - ha dichiarato alla BBC che la scoperta ha avuto "implicazioni importanti": "Se la trasmissione via aerosol rappresentasse effettivamente un rischio, comprendiamo che, almeno in ambienti sanitari, gli operatori dovrebbero davvero indossare le migliori attrezzature preventive possibili... e in realtà l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha asserito che uno dei motivi per cui è stata taciuta la trasmissione del Covid-19 tramite aerosol è perché in molte parti del mondo non c'è un numero sufficiente di questo tipo di maschere specialistiche. E se stiamo pensando che la trasmissione di aerosol sia particolarmente rischiosa per la comunità, allora dobbiamo pensare a come prevenire eventi di super diffusione più grandi, focolai più grandi e quelli si verificano in ambienti interni con scarsa ventilazione, con affollamento e con contatto ravvicinato prolungato."

La trasmissione aerea diretta avviene attraverso particelle molto più piccole rispetto ai cosiddetti droplets, la cui trasmissione avviene quando un colpo di tosse o uno starnuto diffondono l'infezione attraverso l'espulsione della saliva e del muco. Nel caso dei virus in grado di trasmettersi per via aerea, attraverso “aerosol”, le particelle possono rimanere nell'aria per svariate ore dopo essere state rilasciate quando una persona parla o espira, permettendo all’infezione di “viaggiare” ulteriormente, diffondendosi su aree più ampie.

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